Podijelite ovaj članak:

L'hanno rapita alle tre del pomeriggio, conducendola per mano

Jagoda Savic

        Quando si tratta di bambini scomparsi, il problema principale che salta subito all’occhio è la mancanza di statistiche globali aggiornate e provenienti da fonti credibili sul numero di bambini scomparsi ogni anno nei paesi europei e nei altri continenti. Il Centro internazionale per i bambini scomparsi e sfruttati ICMEC (The International Center for Missing & Exploited Children) di Alexandria, nello stato americano della Virginia, ritiene che i problemi e la mancanza di una definizione comune di “bambino scomparso” nonché la mancanza di una risposta comune alla scomparsa sono i maggiori ostacoli alla ricerca dei bambini scomparsi.

         I numeri di solito sono noiosi e a nessuno piace leggerli. Ma se qualcuno ci dice che tra il 2021 e il 2023 nei paesi europei sono scomparsi 51.433 minori non accompagnati, la nostra unica reazione umana è che questo numero ci fa venire i brividi lungo la schiena. Forse la nostra pazienza sarà maggiore e la nostra lettura più attenta, perché il numero dei bambini scomparsi nel mondo mostra le dimensioni terrificanti di questo problema. Secondo i dati in possesso della suddetta organizzazione, in America ogni anno risultano scomparsi circa 460.000 bambini, fonte FBI, in Inghilterra 112.853 bambini, fonti National Crime Agency e Office for Missing Persons, in Germania circa 100.000 bambini, fonte Missing Persons Initiative children, in India circa 96.000 bambini, fonte Missing Children of India, in Australia vengono denunciati ogni anno circa 20.000 bambini scomparsi, fonte Australian Polizia Federale, Centro Nazionale di Coordinamento, in Canada 45.288 bambini ogni anno, fonte Governo del Canada, in Giamaica ci sono dati per il 2015 circa 1.984 bambini segnalati dal Child Registration Office, in Russia circa 45.000 bambini, fonte Pavel Astakhov dell'anno 2016, in Spagna circa 20.000 bambini, fonte telefonica per i bambini scomparsi nel 2010.

       Per quanto riguarda la nostra regione, il Ministero degli Interni del Montenegro ha annunciato che negli ultimi cinque anni sono stati segnalati 401 casi di minori scomparsi e che attualmente non vi sono minori scomparsi ricercati nel territorio del Montenegro. Il Ministero degli Interni della Serbia ha informato l'opinione pubblica che nel 2022 sono stati denunciati dispersi 1.523 minori, di cui 1.518 ritrovati, il che significa che cinque famiglie stanno ancora cercando i dispersi. Il Centro per i bambini scomparsi e maltrattati ritiene che “le ragioni delle sparizioni di solito non sono rapimenti criminali”. I bambini scelgono di scappare di casa per diversi motivi, tra cui salute mentale, abusi in famiglia o a scuola, insuccessi scolastici, amorosi e sportivi. Nel 2019, il Ministero degli Interni della Repubblica Srpska ha sottolineato che nella Repubblica Srpska non ci sono casi di bambini scomparsi, che l'anno scorso sono state segnalate 27 bambini scomparse, che la polizia ha rapidamente ritrovato vivi e in buona salute. Nella FBiH nel 2024 si è verificato il caso di una ragazza di 14 anni che soffriva di sonnambulismo e che è stata presto ritrovata. Entrambi i ministeri sostengono la buona pratica di pubblicare sui loro siti web le foto di tutte le persone scomparse con la data della denuncia e il luogo della scomparsa.

La scomparsa di Kataleya:

        Analizzeremo più nel dettaglio il caso della scomparsa di una bambina, perché è un tipico esempio degli errori commessi dal sistema, cioè dalle autorità competenti, dopo aver denunciato la scomparsa di una bambina. La ragazza Kataleya Mia Alvarez Chiclio, originaria del Perù, è scomparsa il 10 giugno 2023 a Firenze dal Hotel “Astor” in via Boccherini. Lo stesso hotel “Astor” era un ambiente molto problematico, sfollato dopo l'arresto di quattro peruviani. L'accusa contro di loro era di racket relativi agli affitti dello stabile e gli arresti riguardavano accuse di estorsione e rapina, minacce, ma anche tentato omicidio e lesioni gravi, nel periodo novembre 2022-maggio 2023, nei confronti di altri inquilini dello stabile. Quei quattro hanno chiesto una tangente da 600 a 700 euro agli altri inquilini dell'ex albergo, hanno picchiato una coppia di connazionali con una mazza da baseball, e un uomo, temendo di essere ucciso, si è gettato dalla finestra e si è gravemente ferito. Sfortunatamente, la ragazza è stata costretta a vivere in un ambiente simile a causa delle difficoltà della vita.

        Al momento del rapimento, la madre Katherine Alvarez stava lavorando. L'incredulità e il rifiuto di accettare la perdita o forse qualche terzo fattore sono ancora così forti e il suo volto non mostra che abbia vissuto alcuna reazione traumatica, o che il processo di lutto (reazione emotiva alla perdita) abbia avuto il suo pedaggio dopo un anno e mezzo.  La madre,  dichiarata credente, nutre ancora grande speranza che la figlia ritorni a casa. Padre Angel Miguel Chicclo Romero si trova attualmente nel carcere “Sollicciano” vicino a Firenze e non può in alcun modo aiutare la ricerca della figlia. Quando venne trasferito nel secondo carcere “La Dogaia” di Prato, rimase ferito in una rissa e finì in ospedale insieme ad altri due detenuti. La violenta rissa sarebbe scoppiata perché alcuni prigionieri marocchini avrebbero rubato dei vestiti a Romero e ad altri due connazionali peruviani. Per ora, i sospettati del rapimento sono lo zio materno Abel Argenic Vasquez, che è stato l'ultimo a vedere Kataleya prima della sua scomparsa, e lo zio paterno Marlon Chiclo, che avrebbero dovuto prendersi cura di la ragazza quel giorno. Il nonno della ragazza, che vive in Perù, si è rivolto alla televisione peruviana “24 Horas” per chiedere aiuto, e i suoi parenti hanno chiesto aiuto al presidente del paese, la signora Dina Boluarte.

Secondo la Procura di Firenze ci sono quattro diversi motivi che potrebbero essere rilevanti per la scomparsa di Cataleya, le quattro passerelle, come le chiamano. Il primo è traffico di droga, il secondo è racket di persone nell'ex albergo “Astor”, il terzo è scambio di identità, nel senso che Kataleya avrebbe dovuto essere sostituita con un'altra ragazza, figlia di una persona coinvolta nel traffico di droga e possibile abuso sessuale. La domanda che pongo è se la Procura di Firenze ha intrapreso tempestive azioni investigative per ritrovare la ragazza scomparsa e se ha adottato tutte le azioni a sua disposizione?

I passi della Procura:

        Il primo dettaglio contestato di questa vicenda è l'affermazione del procuratore capo, Filippo Spezie, il quale, in conferenza stampa due giorni dopo il primo anniversario della scomparsa di Kataleya, si era lamentato per un notevole divario tra l'ora della scomparsa e quella della denuncia, portando l’opinione pubblica a una conclusione indiretta secondo cui questo tempo perduto ha influito in modo significativo il buon esito dell’indagine. Però, l'ex impiegato comunale Alessandro Maiorano di Firenze ci ha raccontato che la ragazza è scomparsa intorno alle tre del pomeriggio e che la madre ha denunciato la sua scomparsa intorno alle nove di sera.

        In secondo dettaglio, leggendo gli atti di questo caso, ho notato il fatto che  il procuratore aggiunto Luca Tescaroli ha confiscato i PC e i telefoni delle persone che vivevano nel Hotel “Astor” 60 giorni dopo la scomparsa di Kataleya. Contrariamente a questa azione giudiziaria, il citato Alessandro Maiorano ha subito affermato, attraverso video e post sui propri profili Facebook, che era necessario sequestrare i computer e i cellulari delle persone più vicine alla ragazza, come lo sono i parenti, genitori e amici, per poter ritrovare Kataleya. Purtroppo sembra che la Procura della Repubblica di Firenze non abbia seguito le corrette indicazioni di Maiorano, perdendo così tempo prezioso per le indagini.

        Il terzo dettaglio, il 10 giugno, quando è scomparsa, le telecamere di sorveglianza hanno registrato Kataleya nel cortile dell'hotel alle 15:01 e poi alle 15:13. Il procuratore capo Specie ha dichiarato che l'indagine ha stabilito che la rete di telecamere in via Boccherini aveva un “buco” nel monitoraggio delle telecamere e che c'è motivo di credere che il rapitore della ragazza abbia approfittato di questo buco. Il procuratore capo ha affermato in una delle conferenze stampa che “sulla base degli elementi raccolti riteniamo che questo sia il risultato dell'attuazione di un piano ben organizzato nei dettagli”.

        In quarto dettaglio, i resti biologici nella stanza numero 205 dove viveva Kataleya, tra cui un peluche, uno straccio e un secchio rosso per le pulizie, sono stati esaminati alla fine di luglio di quest'anno dal genetista Ugo Ricci sulla richiesta della Procura di Firenze. Questo esperto ha concluso nella sua relazione, dopo aver elaborato il materiale sulle voluminose 168 pagine di testo, che “Le tracce del DNA non sono sue”. Il portale “La Nazione” spiega che tra le possibili ragioni del risultato negativo del DNA c'è anche la possibilità che nella sua stanza dopo la scomparsa di Kataleya sia stata utilizzata una sostanza chimica chiamata “surfactant” contenente candeggina, in grado di scomporre completamente il DNA. Sulle microfibre del telo è stata però individuata la presenza di cellule umane, per cui gli altri procuratori dell'inchiesta, Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, emetteranno un nuovo ordine del procuratote per stabilire a chi appartiene il materiale genetico ritrovato.

        Il quinto dettaglio, il tenente Angelo Murgia del nucleo operativo dei Carabinieri di Firenze ha chiamato Alessandro Maiorano il primo di luglio 2023 alle 15 qui in Perù,  e senza troppi preamboli dichiarò: “L'intercettazione delle telefonate tra il nonno e il padre della ragazza ha registrato la frase: “Lei è qui in Perù, sta bene, mi prenderò cura di lei.” E la madre della bambina, che si trovava in Romania, ha confermato: “La piccola sta bene”.

È qui che ficcherei il naso in questo evento. Negli anni precedenti, veniva utilizzato il cosiddetto  mandato giallo dell'INTERPOL per localizzare la persona cercata. Nel mio lavoro precedente, ho chiesto la Procura parecchie volte di emettere questo mandato giallo per trovare i padri all'estero che non volevano pagare il mantenimento per i loro figli. Uno di questi padri in Lussemburgo addiritura avevo cercato nove volte, perché lui tutte le nove volte ha cambiato indirizzo per evitare di dare i soldi ai suoi figli. Allo stesso modo, la polizia di diversi paesi europei per conto mio ha cercato le madri che abbandonavano i propri figli e li lasciavano letteralmente per strada, e con mandato giallo li trovavano  sempre. La Procura di Firenze non appena ha saputo che la ragazza sta in Perù avrebbe dovuto emettere il mandato giallo dell'INTERPOL, oppure la richiesta legale alle autorità peruviane tramite i due ministeri di giustizia  per verificare se Kataleya davvero si trova in Perù,  oppure  che quella frasi di nonno  era un uovo di codardo che il padre e il figlio avevano piantato con intento, sperando che la ricerca si fermasse.

Voglio dire che la Procura di Firenze non hanno verificato quella frasi  del nonno, pero i carabinieri hanno informato Alessandro Maiorano che la bambina sta bene??! Non vorrei attribuire cattive intenzioni a nessuno senza le prove, ma da una distanza così sembra che la polizia volesse convincere Maiorano a smettere di cercarla. Non so davvero cos'altro potrei pensare quando a qualcuno motivato alla ricerca vengono fornite le informazioni non verificate delle quali la funzione, di fatto, sarebbe quella di convincerlo che non è necessario continuare a cercarla.

        Il sesto dettaglio, chi è la donna molto vicina ai genitori della ragazza, per la quale  Alessandro Maiorano ha scoperto di aver ricevuto una grossa somma di denaro, che non è conforme con la sua modesta professione. È stato accertato chi è stato il pagatore di tali soldi e quale era il motivo di tale pagamento?

        Il settimo dettaglio, Sara Funaro del Servizio Sociale Comunale, che aveva l'autorità di monitorare  l'Hotel Astor, è diventata sindaco della Città Metropolitana di Firenze.

        L’ottavo dettaglio, il procuratore capo Filippo Specie è stato rimosso dall'incarico a causa di alcuni problemi interni al Consiglio Superiore della Magistratura. Per questo motivo c'è la possibilità che le indagini su Kataleya vengano interrotte del tutto.

Le attività di Alessandro:

        In fin dei conti a Firenze abbiamo una situazione in cui la Procura non ha avuto risultati positivi nelle indagini e solo una persona, Alessandro Maiorano, ha continuato a cercarla. Dicono che questo comune cittadino italiano sia sorvegliato da diverse procure italiane e che in passato ci siano state diverse indagini a suo carico, ma credo che questa informazione non sia rilevante. Vi ricordo che, quando saliremmo Lassú, il Signore non ci chiederà l'estratto della nostra Fedina penale, ma guarderà soltanto il nostro cuore.

        Il famoso avvocato Carlo Taormina, professore di Diritto penale, si è unito con Alessandro Maiorano, dandolo sua preziosa assistenza legale. Il professor Taormina, sui social, ha espresso alcune valutazioni precise sul quadro giuridico della scomparsa di Kataleya: “che l'indagine della Procura e dei carabinieri è praticamente giunta a un vincolo cieco, che l'indagine condotta da Alessandro Maiorano è parallela all'inchiesta pubblica dalle autorità competenti, che tutto deve essere sottoposto a verifica, e per questo è necessario esercitare i poteri che hanno solo la magistratura e i carabinieri.” Il professor Taormina e il detective Walter Piazza ora stanno  aiutando molto attivamente  ad Alessandro Maiorano nelle ricerche della bambina scomparsa. I tre di loro hanno raccolto materiale fotografico, audio e video, con l'unico scopo di ritrovare la bambina scomparsa. Il professor Taormina ha anche affermato che “nessuno può sfuggire al fatto che le potenti risorse dello Stato italiano brancolano nell'oscurità riguardo alla scomparsa verificatasi in cento metri quadrati “. Ecco perché tre di loro hanno bisogno di una forza esterna che possa costringere i Carabinieri e la Polizia a utilizzare le risorse e i canali disponibili. Alessandro, il professor Taormina e il detective Piazza meritano il pieno sostegno pubblico per loro nobile opera, e ottenerlo è il scopo molto importante per l'ulteriore sviluppo degli eventi.

         Alessandro Maiorano, con l'obiettivo di aiutare a ritrovare Kataleya, ha avuto diversi incontri con i vertici della criminalità organizzata e mafiosi, rischiando la propria incolumità. Poi ha avuto anche contatti indiretti con i boss del traffico di droga che sono in prigione e li ha implorati di aiutarli a trovare Kataleya. Il portale “Corriere toscano.it” ha informato i suoi lettori  che Maiorano si è messo in contatto con una persona vicina alla madre che lo ha informato sui motivi del rapimento della ragazza e dove si trova. Maiorano è consapevole del fatto che il rapitore non hanno lasciato le tracce visibili ed è convinto di aver condotto Kataleya fuori dall'albergo conducendola per mano. Anche Alessandro è convinto che possa averlo fatto solo qualcuno che la conosce bene, perché sul posto non c'erano i segni di resistenza.

       E così, mentre Maiorano annuncia un dibattito pubblico a Firenze il 18 gennaio 2025 e in tall’occasione presenterà le sue nuove prove raccolte, il procuratore capo giustifica la mancanza dei risultati dell'indagine su Kataleya dipingendoli con le parole “estremamente complessa”. Il procuratore capo si lamenta anche sulla mancanza di collaborazione e il silenzio delle comunità rumena e peruviana coinvolte nell'inchiesta. Ebbene, signor procuratore, se Lei non lo sapeva, per chi tace davanti le autorità giudiziarie  esiste sempre l’applicazione dei cosidetti metodi investigativi speciali, consentiti per legge. Se Lei avesse sfruttato la tecnologia disponibile per ascoltarli mentre parlano al telefono tra loro, poteva sapere tanto tempo fa cosa pensano e cosa sono intenzionati di fare….

Subscribe
Notify of

0 Komentari
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x
()
x